Negli ultimi 10 anni la ricchezza globale è cresciuta del 26%. Nonostante la crisi, dal 2000 ad oggi il numero di milionari è aumentato del 175% ed il numero degli Ultra High Net Worth Individual (UHNWI), con una disponibilità superiore ai 30 milioni di euro, si è addirittura quintuplicato. A metterlo in evidenza è Ener2Crowd.com, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green, basandosi sui diversi Wealth Report di Credit Suisse, Ubs, Merrill Lynch, Capgemini, Bcg e Wealth-X.
«Secondo il Billionaire Ambitions Report 2024 di Ubs, perfino il patrimonio complessivo dei miliardari è aumentato del 121% dal 2015 al 2024, passando da 6.300 a 14 mila miliardi» osserva Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd, Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde, nonché Special Assistant to the Secretary-General for Environmental and Scientific Affairs dell’Organizzazione Mondiale per le Relazioni Internazionali (WOIR).
Purtroppo, la crescita e la distribuzione di tutta questa ricchezza non è uniforme. «Un rapporto di Oxfam del 2024 —prosegue Giorgio Mottironi— mette infatti in evidenza che l’1% più ricco della popolazione mondiale detiene il 45% della ricchezza totale, mentre la metà più povera ne possiede solo il 2%».
Eppure se i super-ricchi destinassero una piccola parte del loro patrimonio ad “investimenti Ener2Crowd”, potrebbero finanziare progetti altamente selezionati nel settore dell’energia rinnovabile e della sostenibilità ambientale, garantendosi rendimenti competitivi (in molti casi superiori al 10% annuo), producendo un impatto positivo sul pianeta e creando valore condiviso per la società.
L’idea di Ener2Crowd.com è dunque quella di ampliare la sua rete di investitori che rispondono al profilo dei “SUSTAINABILITY-MOGUL”, attirando ulteriori profili «HNWI» con patrimoni superiori al milione di euro e profili «sub-HNWI» con patrimoni superiori ai 250 mila euro, offrendo loro strumenti personalizzati, come assistenza personale e trattative riservate, per contribuire alla transizione energetica ed alla lotta contro il cambiamento climatico: un impegno concreto in grado di ridefinire completamente il loro ruolo nella società e nell’economia.
«Con questa iniziativa, vogliamo rispondere anche alle esigenze degli investitori più sofisticati, offrendo loro strumenti su misura per massimizzare il ritorno economico e l’impatto ambientale» sottolinea Niccolò Sovico, CEO e co-fondatore di Ener2Crowd.com che già nel 2020 è stato scelto da Forbes come uno dei 30 talenti globali under-30, sottolineando il suo ruolo di ispiratore e modello di nuovi talenti ed idee per il futuro dell’Italia.
Gli investitori interessati potranno registrarsi sulla piattaforma Ener2Crowd.com per accedere direttamente alle opportunità disponibili oppure contattare il team dedicato per ricevere consulenze personalizzate ed essere assistiti in ogni fase del processo.
Il target? Ener2Crowd ha tracciato una sua mappa dividendo gli HNWI in 4 categorie, ciascuna delle quali potrebbe dare un apporto significativo alle iniziative ESG della piattaforma, producendo un impatto positivo sul pianeta, contribuendo ad una più equa distribuzione della ricchezza ed ottenendo nel contempo solidi rendimenti per se stessi.
Per essere un “SUSTAINABILITY MOGUL” si parte dai sub-HNWI per arrivare agli ultra-HNWI. Ecco dunque la mappa completa di Ener2Crowd:
1) Sub-HNWI, individui con un patrimonio finanziario superiore ai 250 mila euro ed una capacità di investimento pari ad almeno 25 mila euro annui: in Italia costituiscono il 5% della popolazione (3 milioni di persone).
2) HNWI, individui con un patrimonio di almeno 1 milione di euro: sono lo 0,8% dei nostri connazionali (470 mila persone).
3) Very-HNWI, individui con un patrimonio superiore ai 5 milioni di euro: sono lo 0,16% degli italiani (94 mila persone).
4) Ultra-HNWI, individui con un patrimonio superiore ai 30 milioni di euro: sono lo 0,01% della popolazione (5.800 persone). In questa categoria, che a livello globale include 226 mila persone di cui 64 mila in Europa, l’Italia si classifica dunque al decimo posto, subito dopo la Svizzera.
«Sul podio per densità abitativa troviamo invece il Principato di Monaco, dove un abitante ogni 56 è un ultra-HNWI, Ginevra (1 su 221) e Singapore (1 su 707)» sottolineano gli analisti di Ener2Crowd.
A livello generale, poi, l’85% degli «ultra ricchi» è di sesso maschile, mentre il 15% è di sesso femminile, con un’età media di 62 anni per gli uomini e di 50 anni per le donne.
«Tra gli ultra-HNWI nostrani ci sono anche 2.300 italiani che superano i 100 milioni di euro» aggiungono gli analisti di Ener2Crowd, che tra i nostri connazionali registrano anche 71 miliardari su un totale mondiale di 2.397.
Come si accumulano ricchezze così importanti? «I dati a livello mondiale ci raccontano che il 64% si è “fatto da solo” creando nuove imprese, investendo o speculando; il 23% ha ereditato, proseguendo con successo il business di famiglia oppure creando nuove imprese; il 13% ha solo ereditato. Indipendentemente dal percorso che si è seguito il loro contributo a favore della transizione green può essere fondamentale per la società e remunerativo per loro» risponde il Chief Analyst del GreenVestingForum, Giorgio Mottironi. |