Milano – Negli ultimi anni, la qualità dell’aria interna è diventata un tema sempre più discusso, non solo per la salute fisica, ma anche per quanto riguarda il benessere mentale e le prestazioni lavorative. La crescente consapevolezza dell’impatto negativo dell’inquinamento indoor sulla salute pubblica ha spinto verso una maggiore attenzione sulle strategie da adottare per garantire ambienti salubri. In particolare, la Sindrome dell’edificio malato (SBS) ha messo in luce come gli spazi chiusi e mal ventilati possano influire negativamente sulla salute e sul benessere delle persone che li frequentano.
Recentemente, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha rilasciato il Quaderno Tecnico 32/2024[1], che indaga approfonditamente su come mitigare gli inquinanti aerei interni, con un focus speciale sul radon, un gas radioattivo naturale che, accumulandosi negli spazi chiusi, aumenta il rischio di cancro ai polmoni. Le strategie avanzate da ISPRA comprendono la ventilazione meccanica controllata, la sigillatura delle fondamenta e l’adozione di sistemi di depressurizzazione per abbattere le concentrazioni di radon, mantenendo al contempo l’efficienza energetica.
La sfida della qualità dell’aria: percezione e realtà
Nel corso degli anni, abbiamo sviluppato apparecchiature sempre più sofisticate per gestire la temperatura, grazie alla nostra capacità di percepire il caldo e il freddo. Tuttavia, la qualità dell’aria è un’altra storia. Come esseri umani non possiamo percepire direttamente gli inquinanti come le polveri sottili o i gas nocivi (come il radon), che spesso non hanno un odore riconoscibile. Invece, spesso ci affidiamo a odori che non sono necessariamente legati ai veri inquinanti presenti nell’aria. Questa mancanza di percezione diretta rende fondamentale l’uso di tecnologie avanzate per monitorare e migliorare la qualità dell’aria indoor.
In questo contesto, Airzone si distingue introducendo soluzioni innovative per il controllo della climatizzazione e la qualità dell’aria indoor. Le tecnologie di Airzone, implementando dispositivi come AirQ Sensor, monitorano parametri cruciali quali CO2, VOC, PM10 e PM2.5. Per migliorare la salubrità e il comfort degli ambienti, in presenza di una cattiva qualità dell’aria, la gamma AirQ si attiva con funzionalità diverse a seconda della tipologia di inquinanti:
- Attivando la Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), solo quando strettamente necessario, massimizzando il risparmio energetico.
- Attivando la purificazione dell’aria tramite ionizzazione.
Questa sinergia tra tecnologie avanzate e strategie sostenibili rispecchia l’impegno di Airzone e dell’ISPRA nel promuovere la coesistenza tra salubrità ambientale e efficienza energetica.